Verdure e cottura al vapore sono un binomio che basa il suo successo sulla salute e sul sapore. Associamo spesso l’idea della verdura cotta al vapore come ritrovato necessario per diete ipocaloriche. Invece non è così. Andiamo a scoprire qualche segreto, tra i più importanti, dei benefici della cottura al vapore.
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Cos’è la cottura al vapore
La cottura al vapore consiste nell’immersione del cibo nel vapore generato dal liquido sottostante, usando due ripiani di cottura. In quello inferiore viene versato e portato a ebollizione il liquido; nel ripiano superiore, debitamente forato in modo che il vapore salga, viene depositato il cibo da cuocere.
E’ un metodo di cottura che ha radici antiche. Le sue origine risalgono all’antichità orientale. In occidente la sua conoscenza si deve agli archivi scritti di Anthelme Brillat-Savarin , risalenti al XVIII secolo. In Cina si stima che la cottura al vapore risalga all’anno 5000 a.C. Ancora oggi la cottura al vapore è una peculiarità della cucina cinese.
Ma molte altre ricerche ci raccontano di una cucina al vapore usata anche in India e in Africa, dove il Couscoussier è la pentola in cui si cuoce la semola di grano duro (il Couscous nel Maghreb)
Anche nella Bibbia si fa riferimento a questo tipo di metodo di cottura.
Ne abbiamo conoscenza anche dalle raffigurazioni nella tomba di Massinissa.
Ritroviamo la cottura al vapore anche negli usi del periodo medievale arabo-andaluso, dove si effettuava usando due vasi di ceramica.
Oggi la cottura al vapore è considerato il metodo più salutare, perché riesce a mantenere praticamente intatte le proprietà nutritive degli alimenti, conservandone integro il sapore.
Il fatto che l’alimento in cottura non abbia contatti diretti con l’acqua della bollitura, riduce la perdita di vitamina C e di sali minerali delle verdure dal 55% al 15%. Una bella differenza, non credete?
I valori nutrizionali del cibo cotto al vapore
La cottura al vapore ha il vantaggio di non far perdere ai cibi i loro nutrienti, se non in una percentuale assai bassa. Gli alimenti mantengono sapore e consistenza, conservando le vitamine del gruppo B e la vitamina C.
I vantaggi della cottura al vapore
Riassumendo possiamo elencarle in questo modo:
- preserva le caratteristiche organolettiche dei cibi;
- evita la perdita dei nutrienti;
- si presta anche alla cottura di alimenti che come il pesce, le carni bianche, i crostacei;
- non ha bisogno di grassi da aggiungere alla cottura;
- non ha bisogno di aggiunta di sale in cottura.
Gli svantaggi della cottura al vapore
Come si può immaginare sono veramente pochi. Ne abbiamo individuati solo due:
- tempi di cottura più lunghi rispetto, per esempio, al metodo della bollitura. Per diminuirli si possono ridurre i cibi in porzioni più piccole;
- non tutti i tipi di cibi possono essere cotti al vapore.
Si può aromatizzare l’acqua per la cottura al vapore?
Sì, si può. Nella parte della pentola che contiene acqua, si possono aggiungere spezie o erbe aromatiche, brodi vegetali o, anche, agrumi tagliati in pezzi. Si può aggiungere anche del vino. Dopo l’aggiunta degli aromi, fate bollire l’acqua, a fuoco basso, per almeno 15 – 20 minuti, prima di aggiungere i cibi da cuocere nella parte superiore.
Cottura al vapore con il microonde
Per utilizzare il forno a microonde per la cottura al vapore si deve acquistare un contenitore, fatto apposta per questo utilizzo.
Si può anche inserire nel microonde la verdura lavata e non asciugata e sistemata dentro una zuppiera adatta al microonde. Coprite con la pellicola per alimenti, facendo in modo che rimanga aperto un piccolo spazio, di lato, per far uscire il vapore.
I tempi di cottura sono più rapidi. Indicativamente la cottura può avvenire calibrando la potenza del forno a 700 watt. Si può diminuire la potenza tagliando, però, i cibi in porzioni più piccole e allungando i tempi di cottura. Trattandosi di forno a microonde si parla, ovviamente, di pochissimi minuti.
Condimenti: qualche consiglio
I condimenti per le verdure cotte al vapore sono vari, semplici e aggiungono sempre il giusto sapore al cibo a cui si abbinano. Naturalmente questi sono solo consigli: la precedenza va data sempre ai gusti personali.
Al cavolfiore e ai suoi simili si può aggiungere una salsa alla senape. Alla versione che trovate al link appena suggerito, potete aggiungere, se lo gradite, poco succo di limone e una spolverata di prezzemolo tritato.
Per condire i fagiolini lessi potete provare con un mix di senape e yogurt, per esempio.
Per saporire le zucchine provate ad usare la salsa di soia miscelata a poco miele e olio di sesamo.
Le carote e le patate avranno un ottimo vantaggio dall’aggiunta di zenzero e erba cipollina.
Non sfigureranno neppure l’aceto di mele e il peperoncino, se li gradite.
(Fonte immagine di copertina: Tuttogreen)