Con la Biblioteca dell’Abbazia di Admont continuiamo il nostro viaggio tra i luoghi depositari di libri ed opere d’arte, dopo l’ultima tappa che ci aveva portato alla Biblioteca Civica di Stoccarda.
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Situata tra i monti della Stiria, in Austria, la splendida costruzione di Admont viene unanimemente definita “luogo da favola” ed è assolutamente vero.
Il monastero
La Biblioteca dell’abbazia di Admont fa parte di un complesso monastico benedettino tra i più antichi di tutta l’Austria. Il monastero fu fondato nel 1074 dall’arcivescovo di Salisburgo Gebhard. Il complesso fu distrutto da un incendio nel 1152. La ricostruzione cominciò immediatamente sotto la cura dell’arcivescovo dell’epoca, Sant’Everardo.
Furono proprio i monaci benedettini che cominciarono a creare la collezione di opere e manoscritti che sono, oggi, l’orgoglio della biblioteca.
Dall’epoca in cui i libri venivano scritti a mano si passò, in seguito, alla più grande diffusione grazie all’invenzione della stampa.
Il numero delle opere aumentò in modo consistente e, da lì, la necessita di dedicare uno spazio esclusivo per le raccolte di libri.
(Fonte immagine: Meer)
Nasce la biblioteca
Imponente e solenne nel suo offrirsi agli occhi dei visitatori, la biblioteca ha un suo senso di austerità, a cominciare dalle dimensioni: 79 metri di lunghezza per 14 di larghezza.
Lo stile barocco e i colori nei toni del bianco e dell’oro creano, nella biblioteca, un ambiente bellissimo, voluto e progettato dall’architetto Joseph Hueber, nel 1776, con il sostegno dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria .
Sette cupole decorate con affreschi dipinti con la tecnica del Trompe l’oeil, opera di Bartolomeo Altomonte, ispirate alla scienza e alla religione nelle varie fasi dell’apprendimento da parte degli umani, con il suo culmine, la Rivelazione Divina, che occupa la grande cupola centrale.
Proprio da quelle cupole penetra la luce che illumina l’ambiente interno rendendo un senso di calore come solo la luminosità naturale sa dare.
Le sculture che abbelliscono l’interno della biblioteca sono in perfetto tema con i dipinti. I busti degli evangelisti ci ricordano che siamo all’interno di un monastero.
Oggi la Biblioteca di Admont è ricca di 180.000 opere, tra cui 1400 manoscritti (il più antico risale al VIII secolo) e 530 incunaboli.
(Fonte immagine: ACI Stampa)
Fonte di ispirazione
Abbiamo fatto cenno alla definizione “luogo da favola” e, in effetti molti artisti hanno tratto ispirazione da questo luogo.
Proprio da questo posto reale hanno preso spunto, in casa Disney, per l’ambientazione della Biblioteca del film d’animazione “La Bella e la Bestia”.
Il Parco nazionale Gesäuse
La Biblioteca di Admont si trova incastonata come un gioiello nel parco nazionale Gesäuse, che già deriva il suo nome dalla parola tedesca sausen, che indica il gorgogliare delle acque di un torrente.
Nel complesso del monastero, oltre alla bellissima Biblioteca, si trovano un laghetto, un grande giardino, una serra, ovviamente un ristorante e un liceo privato, frequentato da oltre 500 allievi.
Il parco nazionale Gesäuse è stato dichiarato così ricco di valori naturalistici che l’UNESCO lo ha riconosciuto con la denominazione di Geoparco.
Il parco si può visitare sia a piedi che in bicicletta. E’ famoso per essere un luogo ideale per gli sport acquatici come rafting e kayak, ma anche per le arrampicate. In inverno è meta di appassionati di sci alpinismo e di passeggiate con le ciaspole.
Un luogo incantevole, quindi, che vale l’attenzione dei turisti e una visita dedicata.
(Fonte immagine di copertina: Viaggio in Austria)